ACQUAFORTE
per flauto, violino, violoncello e pianoforte / for flute, violin, cello and piano (2023)
dedicato a / dedicated to: Quartetto Mythos - Italy

EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
pages 1 - 3


La richiesta di legare il lavoro alle circostanze specifiche della committenza (AEM è il fornitore di energia elettrica di Milano) ha reso non immediata la scelta della strada sulla quale incamminarsi.
Avrei certo trovato deludente risolvere il problema solo con la scelta di un titolo evocativo. Non essendo però un novello Mosolov non mi sentivo adeguato per rappresentare con futuristica energia solo turbine o condotte forzate.
La struttura formale del pezzo, in modo assolutamente intuitivo e a dispetto di ogni rischio di infantilismo descrittivo, è stato dunque legato al cammino di un fiume dalle sorgenti montane fino allo sbocco nel mare.
Ovviamente l'ascolto può prescindere tranquillamente da questa trama immaginaria e sicuramente puerile, visto che compositivamente sono presenti coerenze e ritorni che, spero, dovrebbero agire anche senza il puntello del riferimento descrittivo.
Si può quindi ignorare come dalle esitazioni sorgive iniziali si siano immaginate rapide, laghi di meditazione coraleggiante e addirittura, con grande sprezzo del pericolo, anche, per un tratto, proprio dighe, elettricità e macchinari messi in moto.
Si può ignorare pure come l'ultima pagina abbia alle spalle l'immagine di uno sbocco finalmente calmo nel mare con un'ultima, timida allusione schubertiana.
Resta invece da aggiungere che il lavoro si muove quasi integralmente su una scala non ricorsiva prestabilita e fissa che copre tutta l'estensione disponibile, sulla quale vanno a concretizzarsi in numero ristretto le cellule armoniche e melodiche.
Solo nell'episodio conclusivo viene utilizzato il repertorio di altezze escluso dal percorso precedente. Un artificio di rudimentale semplicità che ancora una volta mira a sottolineare, nelle mie abitudini compositive, la predominanza data alla determinazione e al gioco reciproco delle figure e delle gestualità rispetto all'ambito strettamente frequenziale.





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