CANTI DEL DISGELO
per contrabbasso e pianoforte / for double bass and piano (2022)

dedicato a / dedicated to: Andrea Grossi e Gledis Gjuzi

EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
pagina 1, 2


"Custodire dentro l'animo muto". Questo il frammento di Empedocle che è posto all'inizio della partitura e che i due esecutori sono talvolta chiamati ad enunciare in parte o per esteso durante il brano.
Un invito severo, gelido, che tuttavia non viene rispettato con costanza: lungo il percorso varie figure tentano di uscire dalla fissità diffusa, dapprima con tentativi esili e frammentati, subito riavvolti da gelide sospensioni.
Sempre richiesto è un grande impegno da parte degli esecutori per passare in maniera netta attraverso atteggiamenti molto diversificati, spesso agli antipodi dal punto di vista figurale ed espressivo nonché di grande impegno tecnico anche a causa di una notazione spesso mutevole e oscillante fra prescrizioni precise ed eventi più liberi e aperti.
In seguito, con una certa euforia e prepotenza, emergono atteggiamenti cadenzanti, dapprima ad opera del contrabbasso, quindi, poco oltre e subito più timorosamente, del pianoforte.
Esauritosi questo momento espansivo il cammino sembrerebbe ritornare alle esitazioni statiche dell'inizio. Il ghiaccio è tuttavia incrinato e l'epilogo sembra riaprire a nuove discorsività. Canti del disgelo è dedicato con affetto a Andrea Grossi e Gledis Gjuzi.



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