Da tempo attendevo di misurarmi con la scrittura di un lavoro per corno solo, destinazione mancante nel mio catalogo sfaccettato e compito che accanto a curiosità mi incuteva certo anche un comprensibile timore.
La provvidenziale richiesta di un solista del calibro di Natalino Ricciardo me ne ha dato finalmente l'occasione.
Memorandum si sviluppa seguendo un percorso strutturale abbastanza ricorrente nei miei ultimi lavori, collegandosi con il desiderio sempre più marcato di costruire un rapporto chiaro e immediato con la memoria d'ascolto: in apertura si presenta una breve cellula costituita da un nervoso antecedente aggrovigliato attorno a una terza maggiore seguito dagli stanchi glissati di un conseguente in costante rallentamento.
Nella prima parte del pezzo tale cellula si ripete variando sia le proprie dimensioni sia le proporzioni di questi due elementi e inglobando progressivamente nuove componenti, estendendo quindi la propria arcata e accentuando il carattere umorale e caleidoscopico fino ad un punto massimo di articolazione fraseologica.
Da qui in avanti il percorso si ripiega su se stesso, perdendo progressivamente componenti e spegnendo il carattere delle ripetizioni.
Una breve coda porta il cammino nel registro più grave dello strumento in un clima sempre più fermo, fino ad un ultimo sussulto baluginante nel registro acuto.